Clio nei socialismi reali

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Autore

Pagine

295

Formato

14×21

Uscita

ISBN

9788840021096

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Descrizione

Per oltre quarant’anni, la scrittura della storia nei paesi dell’Europa orientale è stata fortemente condizionata dagli imperativi ideologici e propagandistici dei regimi comunisti. La storia, più di ogni altra disciplina umanistica, offriva giustificazioni, e quindi legittimità, al potere. Indagare il rapporto tra storia e potere in questo ambito significa tanto addentrarsi nella storia dei socialismi reali e dei loro obiettivi – strategie, tattiche, tra rotture con il passato e continuità – quanto approfondire il rapporto che storici ed istituzioni di ricerca intrattenevano con la politica. I saggi presentati in questo volume si concentrano su alcuni aspetti cruciali del rapporto tra Clio e dittature comuniste, dal significato del mestiere di storico all’interno di realtà che spingevano a cercare accomodamenti e compromessi con il regime – pena la marginalizzazione o la persecuzione -, all’analisi dell’interazione delle storiografie e della loro evoluzione in relazione ai rispettivi contesti istituzionali, all’uso pubblico della storia e dei miti storici da parte dei regimi comunisti.

Autore

Stefano Santoro è ricercatore in Storia dell’Europa orientale all’Università di Trieste, con abilitazione scientifica nazionale come professore associato. Ha conseguito due dottorati di ricerca in discipline storiche all’Università di Trieste e all’Università di Firenze ed è stato borsista Fulbright presso il Department of History della New York University. Nel corso delle sue ricerche si è occupato soprattutto della diplomazia culturale italiana in Europa orientale fra le due guerre mondiali. Francesco Zavatti è ricercatore postdottorale presso la Södertörn University (Svezia) nonché docente di storia della storiografia dell’Europa orientale presso l’Università di Roma Tre. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Science Politiche dell’Università Roma Tre con cofinanziamento da parte del Consiglio Nazionale Svedese per la Ricerca. I suoi principali interessi vertono sulla storia della storiografia, sul rapporto tra disciplina storica e regimi dittatoriali, e sulle relazioni transnazionali e transsistemiche durante la Guerra fredda.