Il “cardinale tedesco”

Enea Silvio Piccolomini fra impero, papato

Informazioni aggiuntive

Autore

Pagine

223

Formato

17×24

Uscita

ISBN

9788840016184

ACQUISTA SU:

Descrizione

Il libro ricostruisce il lungo itinerario compiuto da Enea Silvio Piccolomini dal momento del suo ingresso al servizio del futuro imperatore Federico III nel 1442 fino al suo rientro in Italia nell’estate del 1455. Il tema del rapporto fra colui che arriverà ad autodefinirsi “cardinale tedesco”, il mondo germanico e l’impero costituisce un leit-motiv degli studi piccolominiani. Sulla base di uno stretto confronto fra le fonti e la storiografia, l’autrice si propone invece di seguire passo passo questa esperienza del Piccolomini, per quel che riguarda sia il suo legame con la corte e la politica imperiale, sia il concreto maturare della sua riflessione politico-religiosa. Invitato a passare al servizio di Federico III, il Piccolomini vive in effetti un’esperienza che lo tocca profondamente sul piano personale e che si estende ben presto ad un’indagine della realtà dell’impero e di tutta l’Europa, in una costante ricerca dei criteri più adatti per affrontare la drammatica attualità politica e religiosa del periodo. Il libro dà conto di questo percorso.

Autore

Barbara Baldi lavora come assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano. I suoi interessi riguardano la formazione del sistema di stati italiani ed europei fra ‘300 e ‘400 e i rapporti fra politica e cultura. Sul papato del Piccolomini ha pubblicato il volume Pio II e le trasformazioni dell’Europa cristiana (14571464), (Milano 2006). Ha partecipato a convegni italiani ed internazionali pubblicando vari saggi sui rapporti del Piccolomini con le più generali tendenze politiche, istituzionali, culturali e religiose. Più recentemente ha avviato una ricerca sui rapporti fra l’Ordine francescano e il potere politico in Italia fra XIV e XV secolo. Ha curato inoltre, con M. M. Benzoni, Lontano da dove. Sensazioni, aspirazioni, direzioni, spazi fra Quattrocento e Seicento (Milano, 2009).