Al servizio del principe
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Pagine | 227 |
Formato | 17×24 |
Uscita | |
ISBN | 9788840015958 |
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Descrizione
Le vicende degli ultimi cinquant’anni del piccolo ducato padano hanno sino ad oggi goduto di scarso interesse in ambito storiografico. Offuscato dagli splendori rinascimentali e dalle tragiche vicende legate alla guerra di successione del 1628-31, il secondo Seicento mantovano è stato generalmente rappresentato come un’età di ineluttabile declino, vieppiù suffragato dalle scarse qualità di governo mostrate dall’ultimo duca di Mantova e Monferrato, Ferdinando Carlo Gonzaga-Nevers (1652-1708). Con questo libro, Alessandro Bianchi ha cercato di ricostruire le dinamiche di potere del piccolo Stato padano attraverso l’analisi dell’apparato diplomatico gonzaghesco, concentrandosi sia sulle istituzioni ducali che sull’attività concretamente espletata dai diplomatici al servizio della Casa di Mantova nel tardo Seicento. Ciò ha consentito all’autore di ridefinire non solo i caratteri della ‘decadenza’ gonzaghesca, ma di testimoniare anche le continuità e la conservata efficienza delle istituzioni mantovane, non trascurando le strategie famigliari, i legami di ceto e i percorsi di nobilitazione che legarono le élites di potere locali al principe tra XVII e XVIII secolo.
Autore
Alessandro Bianchi ha conseguito nel febbraio 2011 il titolo di dottore di ricerca in Storia moderna presso la Scuola Superiore di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino. I suoi ambiti di ricerca toccano la storia della diplomazia e delle relazioni internazionali tra XVI e XIX secolo. Dal 2008 collabora stabilmente con il Centro di Politica Estera e Opinione Pubblica e con le cattedre di Storia delle Civiltà e dei Sistemi Internazionali, Storia Moderna e Storia delle Istituzioni Politiche e Amministrative dell’Università degli Studi di Milano, per le quali ha tenuto diversi seminari e laboratori didattici. Ha altresì collaborato, in qualità di ‘consulente storico esterno’, presso il Conservatorio di Musica ‘Giuseppe Verdi’ di Milano. Nel febbraio 2008 la sua tesi di laurea è stata premiata tra i migliori studi di storia mantovana dalla fondazione “Cav. Costantino Canneti” (Mn).