“Il soffio avvelenato del contagio”

La peste di Noja del 1815-16

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Pagine

186

Formato

12, 5, 5×20

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ISBN

9788840020488

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Descrizione

Tra le ultime comparse della peste in Europa continentale, l’epidemia che colpì la cittadina di Noja (oggi Noicàttaro) nei pressi di Bari, nel 1815-16, fu anche una delle più gravi manifestazioni di tale morbo in quella fase di transito fra la seconda e la terza pandemia, compresa fra la peste di Marsiglia (1720) e quella di Maiorca (1820). L’epidemia costrinse il governo borbonico, appena tornato al potere dopo la lunga parentesi napoleonica, ad adottare mezzi straordinari nel tentativo, riuscito, di circoscrivere il contagio e di provvedere alla cura e all’assistenza della popolazione colpita. Per gli apparati amministrativi preposti a tali compiti, la peste consentì di acquisire più aggiornati strumenti di politica igienica e sanitaria che si sarebbero rivelati utili nel corso dell’Ottocento, permettendo alla burocrazia statale di crescere in modernità, organizzazione ed efficienza.

Autore

Alberto Tanturri insegna Storia moderna all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. È autore di vari contributi sulla storia della medicina e delle istituzioni ospedaliere e assistenziali. Tra questi si ricordano: Tipologie dell’assistenza nel Mezzogiorno: la SS. Annunziata di Sulmona (1320 – 1861) (Chieti, 2006) e “L’infausto dono dell’Arabia”. Vaiolo e vaccinazione nel Mezzogiorno preunitario (18011861) (Milano, 2014