A Milano non fa freddo
Informazioni aggiuntive
Autore | |
---|---|
Pagine | 150 |
Formato | 13×19, 5 |
Uscita | |
ISBN | 9788840018928 |
ACQUISTA SU:
Descrizione
Trama del libroVentidue racconti riuniti in volume per la prima volta nel 1949, ambientati a Milano a cavallo della Seconda guerra mondiale, fra il 1927 e il 1948. Seguiamo le tracce di un immigrato napoletano, aspirante letterato, schietto alter ego dell’autore, trasferitosi al Nord in cerca di impiego nel mondo dell’editoria e del giornalismo. Anche in quel ventennio Milano sapeva essere fredda, anzi freddissima, metaforicamente e non. Ma il nostro protagonista, che pure deve affrontare svariate vicissitudini, prima fra tutte la miseria, osserva la città con occhi scanzonati e affettuosi, che indugiano sui particolari che rivelano gioie inattese. Il suo è lo sguardo fiducioso del lavoratore incantato dalla città del fare, che tante opportunità sa offrire. Per questo nella sua Milano “non fa freddo”. Il libro è un mix agrodolce di malinconia e divertimento, di raffinatezza e semplicità. È l’estremo atto d’amore rivolto da Marotta alla sua città d’adozione, prima che il turbinio del miracolo ne mutasse per sempre il volto. Uno dei più tardi omaggi al mito declinante della Milano “capitale morale” del lavoro.
Autore
Giuseppe Marotta (Napoli, 1902 Napoli, 1963) è stato uno scrittore, sceneggiatore e paroliere italiano. Natoda una famiglia avellinese della media borghesia, nel 1925 si trasferisce a Milano per intraprendere la carriera di giornalista. I primi tempi non sono certamente facili, prima di entrare alla Arnoldo Mondadori Editore e poi alla Rizzoli come redattore. La sua rubrica fissa pubblicata sul giornale Film viene notata da Borelli, che gli spalanca le porte del Corriere della Sera. Negli stessi anni è inoltre a capo dell’ufficio stampa della Germania Film, ente per la promozione del cinema tedesco in Italia. Contemporaneamente compone sceneggiature cinematografiche e teatrali. Nell’immediato dopoguerra (1947), pubblica presso l’editore Bompiani la raccolta di storie brevi “L’oro di Napoli” che riscuote un importante successo. Vittorio De Sica ne trarrà un film nel 1954. Nel 1954 per il romanzo Coraggio, guardiamo, vince il Premio Bagutta. Lavora molto anche per il cinema, scrivendo soggetti e sceneggiature