Lo struzzo e la cicogna
Informazioni aggiuntive
Autore | |
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Pagine | 135 |
Formato | 11, 5, 5×16 |
Uscita | |
ISBN | 9788840017655 |
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Descrizione
Un capitolo poco indagato della storia dell’Einaudi, un’autentica zona di nebbia e di mistero, sono i quattordici mesi del commissariamento della Casa editrice da parte della Repubblica Sociale Italiana. Lo stesso Giulio Einaudi amava poco parlare di quella parentesi quasi non volesse rivangare fatti, vicende e attività della sua casa editrice per lui ininfluenti o fastidiosi. Al centro della vicenda c’è Paolo Zappa, il giornalista inviato de “La Stampa” che dal febbraio 1944 al maggio 1945 in qualità di commissario prefettizio gestì le attività della sede torinese dello Struzzo. Pur dimostrandosi un oculato amministratore, Zappa non seppe resistere alla tentazione di pubblicare titoli, tra cui alcune sue opere, poi immediatamente ripudiati dal catalogo al ritorno di Giulio Einaudi. Questa ricerca vuole iniziare a fare luce – libri e documenti alla mano – sui fatti salienti accaduti in quel periodo drammatico.
Autore
Più che “collezionista di libri” Claudio Pavese preferisce definirsi “archeologo dell’editoria”, capace cioè di raccogliere ovunque “cocci di carta” per ricostruire e divulgare avventure editoriali destinate, altrimenti, a cadere nell’oblio. Gli oltre cinquemila volumi della sua raccolta di libri Einaudi, una delle più complete oggi esistenti, sono frutto di quarant’anni di ostinate ricerche e consentono di raccontare compiutamente l’evoluzione formale della casa editrice torinese durante la sua gloriosa storia. Conduce abitualmente incontriesposizioni durante i quali illustra le “sue storie di libri” in giro per l’Italia e non solo. Ha curato, la mostra della collana “I Coralli” e quella su “Cesare Pavese – I libri”. È autore di numerosi saggi su storie e vicende dell’Editoria italiana.